Chi diavolo sta frenando la tua impresa? Forse sei proprio tu

“Nessuno di noi è intelligente come tutti noi.” – Ken Blanchard

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E’ una storia comune a tutte le imprese: c’è un momento in cui tutto si blocca. C’è un momento nel quale l’impresa sembra fermarsi. I clienti sono sempre gli stessi, il fatturato è stabile, talvolta in fase calante. Anche i problemi sono gli stessi.

Se c’è un considerevole numero di imprese che non ce la fa proprio è anche vero che ci sono tanti altri esempi di imprese che invece sembravano aver imboccato la strada giusta verso il successo.
Parlo proprio di questo: il momento in cui tutto si blocca.

La cosa che viene spontanea è iniziare a ragionarci su, spremere le meningi e trovare il colpevole.

Chi diavolo sta fermando il mio successo? Sei forse tu?
Sei tu. Tu imprenditore, tu artefice del tuo destino.

La caccia al colpevole è finita! Sei proprio tu imprenditore!

E’ un dato di fatto: la maggior parte dei problemi parte dall’alto, proprio dal leader dell’azienda.

L’imprenditore, il titolare, il leader è il cuore di un’impresa e nessuno lo discute. Ed anche giusto è attribuirne le intuizioni ed i successi.
Lo stesso deve avvenire allora quando le cose vanno meno bene o addirittura male.Solo che non succede.

E’ davvero difficile vedere un imprenditore fare autocritica ed essere obiettivo sino in fondo, chiedere un parere esterno, chiedere aiuto. Quando succede solitamente finisce la caccia al colpevole ed inizia una strada per una nuova crescita, un nuovo inizio.
Anche questo è un dato di fatto. Si può crescere solo iniziando a farsi domande.

“Non si può adattarsi alle nuove circostanze o a mercati in continua evoluzione senza fare domande.” Patti Johnson

Difficile rimproverarsi vero?

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Le scelte giuste fanno di un imprenditore un leader

Fermezza nelle decisioni e fare la scelta giusta sono due delle caratteristiche che fanno di un imprenditore il leader perfetto. E sono anche le stesse che ogni uomo, in quella posizione, si riconosce, più o meno coscientemente.
Soprattutto il grande problema è che si associa l’errore ed il tornare indietro o chiedere aiuto ad un insuccesso personale.
Qui si entra nel tunnel e si rischia di rimanerci intrappolati!

A seguire 3 luoghi comuni da sfatare, che bloccano le imprese, relativi agli imprenditori incapaci di adattarsi al cambiamento.

  1. L’apprendimento è per i deboli. Se si pensa di dover avere tutte le risposte è facile sentirsi a disagio ad ammettere che non è così. Per questo l’apprendimento, la consulenza di un esperto, arriva addirittura ad essere vista come un ammissione di colpa.
  2. Fare qualcosa di diverso è rischioso. Per lo stesso motivo è tanto di moda “abbiamo sempre fatto così!”
    Il terreno del passato è più stabile e facile da percorrere, anche se ha portato problemi, per il fatto che si hanno già, o si crede di avere, tutte le risposte e si sa come comportarsi.
  3. Contare sugli altri non è da leader. Il problema è quello di non dare spazio agli altri, non sfruttare le risorse, continuare a voler fare tutto da soli. Ma tutto non è possibile ed il risultato più probabile è di:
    – Fare poco
    – Fare male
    – Non fare abbastanza
    – Perdere opportunità

Gli imprenditori devono imparare ad ammettere i propri limiti

Riconoscere i propri limiti non è da deboli. E non è necessariamente una questione personale. Anche limiti di tempo, generazionali, di competenze sono assolutamente normali. Solo aprendosi al dialogo, iniziando ad ascoltare veramente e facendo domande si può crescere davvero.

“oltre l’ 87% degli imprenditori di successo, intervistati dal 2003 al 2014 da gap international, hanno riportato una chiara focalizzazione su altre persone come una parte enorme del successo delle proprie aziende.”

E tu quali domande potresti iniziare a fare già da oggi? Inizia commentando l’articolo!

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